Biography
Di origini italo-slovene, Sandi Renko nasce a Trieste nel 1949.
Si diploma all’Istituto Statale d’Arte Enrico e Umberto Nordio, tra i suoi maestri Miela Reina, Enzo Cogno, Ugo Carà, Marcello Siard. Tramite loro inizia a frequentare il Centro Arte Viva che in quegli anni porta a Trieste le opere di Enzo Mari, Getulio Alviani, Bruno Munari e altri. Viene così attratto dall’area esperienziale dell’arte cinetica e programmata. È del 1969 la sua prima opera in canneté, supporto che determinerà lo sviluppo di un proprio linguaggio artistico focalizzato su geometria e tridimensionalità e sull’interazione tra osservatore e opera.
All’inizio degli anni Settanta si trasferisce a Padova e apre uno studio di design, comunicazione visiva e art direction. Lavora per aziende leader progettando mobili, sistemi d’arredo e illuminazione. Stimolato dal contesto artistico e intellettuale padovano che ancora echeggia delle esperienze del Gruppo N, inizia a partecipare a collettive, happenings ed eventi estemporanei, consolidando la sua affinità con l’arte concreta. Applica il rigore progettuale del designer anche all’arte visiva e intraprende un percorso sempre lineare e coerente declinato su una tecnica personale.
Dal Duemila, incoraggiato anche da Alberto Biasi, intensifica l’attività artistica sperimentando nuovi colori e materiali. Si cimenta in progetti sinestetici realizzando opere multisensoriali sonorizzate dai compositori Filippo Perocco, Paola Samoggia e Nicola Sanguin. Espone con continuità in mostre personali e collettive in Italia, Slovenia, Austria, Croazia, Germania, Francia, Svizzera e a New York. Sue opere sono presenti nelle principali fiere italiane d’arte contemporanea. Una rassegna esaustiva della sua produzione a partire dal 1966 viene allestita nel 2015 al Padiglione delle Arti di Marcon, Venezia. In seguito Renko espone a fianco dei rappresentanti storici dell’arte programmata e cinetica, Cruz-Diez, Le Parc, Tornquist, in occasione dell’esposizione The Sharper Perception. Kinetic Art, Optical and beyond tenutasi a New York nel 2016, e l’anno successivo è presente alla mostra Biasi, Campesan, Munari e altri amici di Verifica 8+1, nel contesto della 57° Biennale di Venezia. È del 2020, al Palazzo del Monferrato ad Alessandria, la personale Sandi Renko Fuori dalle righe. 50 anni di percezione visiva. Nel 2021 una sua opera viene selezionata ed esposta alla Biennale 2021 Origins in Geometry del Museum of Geometric and MADI Art di Dallas, Texas, USA. Nel 2022 è invitato ad esporre alla rassegna di arte contemporanea Palinsesti di San Vito al Tagliamento, dove presenta, oltre a un’installazione site-specific, un ciclo di opere create per l’occasione.
Dal 2019 ha trasferito il suo studio da Padova a Trieste.
Sandi Renko was born in Trieste in 1949, of Italian-Slovenian origin.
He graduated from the Enrico e Umberto Nordio Art Institute. His teachers included Miela Reina, Enzo Cogno, Ugo Carà, Marcello Siard. Through them he began to attend the Centro Arte Viva, which in those years brought the works of Enzo Mari, Getulio Alviani, Bruno Munari and others to Trieste. He was thus attracted to the experiential area of kinetic and programmed art. His first work in canneté, a medium that would determine the development of his own artistic language focused on geometry and three-dimensionality and on the interaction between observer and work, dates from 1969.
In the early 1970s he moved to Padua and opened a design, visual communication and art direction studio. He worked for leading companies designing furniture, furnishing systems and lighting. Stimulated by the artistic and intellectual context in Padua, which still echoes the experiences of Gruppo N, he began participating in group shows, happenings and impromptu events, consolidating his affinity with concrete art. By applying the designer’s rigour to visual art, he embarks on a path that is always linear and coherent, and based on his own personal technique.
Since 2000, also encouraged by Alberto Biasi, he has intensified his artistic activity by experimenting with new colours and materials. He ventured into synaesthetic projects, creating multisensory works with original sound by composers Filippo Perocco, Paola Samoggia and Nicola Sanguin. He has been exhibiting regularly in solo and group exhibitions in Italy, Slovenia, Austria, Croatia, Germany, France, Switzerland and New York. His works can be found at major Italian contemporary art fairs. A comprehensive review of his production since 1966 was staged in 2015 at the Padiglione delle Arti in Marcon, Venice. Renko then exhibited alongside historical representatives of programmed and kinetic art, Cruz-Diez, Le Parc, Tornquist, in the exhibition The sharper perception. Kinetik Art, Optical and beyond, held in New York in 2016, and the following year he participated in the exhibition Biasi, Campesan, Munari e altri amici di Verifica 8+1, in the framework of the 57th Venice Biennale. The solo exhibition Sandi Renko Fuori dalle righe. 50 years of visual perception dates back to 2020 at the Palazzo del Monferrato in Alessandria.In 2021, one of his works was selected and exhibited at the Biennial 2021 Origins in Geometry at the Museum of Geometric and MADI Art in Dallas, Texas, USA. In 2022 he was invited to exhibit at the contemporary art exhibition Palinsesti di San Vito al Tagliamento, where he presented, in addition to a site-specific installation, a cycle of works created for the occasion.
Since 2019, he has moved his studio from Padua to Trieste.